La pioggia; picchiettandola con le lunghe
dita leggiere, faceva il solletico
alla terra e le diceva piano piano:
“Destati”. E mormorava: “Svegliati!” E poi:
“Su, su, è l’ora, vestiti!”. E la terra fingeva
ancora di dormire perché nulla era più dolce
di quella carezza leggiera e di quel dormiveglia!
Alla fine aprì gli occhi delle margherite
e nei giardini restò un odore di terra bagnata.